Da una persona all’altra, l’ordine delle basi può cambiare. E queste mutazioni genetiche possono avere conseguenze significative sull’organismo. Ad esempio è a loro che si devono il colore degli occhi, la capacità di digerire i grassi, le peculiarità della pelle e un’infinità di altre caratteristiche. Sono gli SNP a renderci unici e diversi dagli altri. Due decenni di ricerche e migliaia di studi scientifici hanno permesso ai ricercatori di capire meglio il modo in cui simili variazioni incidono sullo stato della pelle.
Oggi, grazie ad appositi sequenziatori di DNA, Biologique Recherche propone di analizzare oltre 600.000 mutazioni genetiche all’interno del proprio genoma.
Il DNA (acido desossiribonucleico) è una lunga molecola, presente in tutte le cellule del corpo umano, composta da nucleotidi, ossia dalle famose 4 basi: A, T, G e C. L’informazione genetica è organizzata in geni e l’insieme dei geni costituisce quello che viene chiamato genoma. Nei nuclei delle cellule il DNA è composto da 23 coppie di cromosomi.
Facendo passare tali mutazioni al vaglio di performanti algoritmi informatici, è possibile definire alcune caratteristiche specifiche della propria pelle e, più precisamente, la propria predisposizione genetica cutanea.
MY BEAUTY DNA
Complessivamente si andranno a ricercare 14 caratteristiche della pelle, riunite in 4 grandi famiglie: invecchiamento, sensibilità al sole, sensibilità all’ambiente e profilo cutaneo.
A ognuna di esse sarà poi associata una valutazione del livello di predisposizione, che potrà essere basso, medio o alto a seconda del proprio genoma. Capire la propria predisposizione genetica permetterà di comprendere meglio anche i bisogni “ereditari”della propria pelle e, di conseguenza, adeguare la scelta dei prodotti cosmetici con l’obiettivo di preservarla in maniera ottimale*.
*J. Naval et al. Genetic polymorphisms and skin aging: the identification of population genotypic groups holds potential for personalized treatment, Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology, 2014 / A.L.S. Chang et al. Identification of genes promoting skin youthfulness by genome-wide association study, Society for Investigative Dermatology, 2014 / S. Aghaei et al. The role of peroxisome proliferator-activated receptor-coactivator-1 gene in skin aging, Journal of Research in Medical Sciences, 2016
L’analisi del DNA permetterà di capire il 60% dei fattori che influiscono sullo stato della pelle, ma deve essere sempre completata da una diagnosi visiva che ha il compito di constatare gli effetti dello stile di vita, dell’ambiente in cui si vive e delle proprie abitudini in materia di trattamenti e prodotti cosmetici utilizzati. Questo studio fornirà informazioni di carattere predittivo e preventivo che non sarebbe mai possibile ottenere con una semplice analisi visiva o un esame dei valori. I due approcci adottati (test DNA e analisi visiva) sono perciò complementari e consentono di avere una visione d’insieme dello stato della pelle e del suo potenziale.
Infine i risultati degli studi possono essere condivisi con gli esperti Biologique Recherche, che avranno così altre informazioni a disposizione per affinare e adattare i consigli offerti in materia di trattamenti e prodotti per la pelle.
UN’INNOVAZIONE BIOLOGIQUE RECHERCHE
La genetica per scoprire le creme e i trattamenti più adatti alla tua pelle